Pensa ad un luogo senza la polizia, in cui vigono leggi millenarie ed un cappello dice chi sei. Immagina di vivere in una comunità dove gli uni aiutano gli altri e nessuno si sente solo: l’isola di Taquile.
Benvenuto a Taquile!
L’isola di Taquile si trova nel bel mezzo del Lago Titicaca in Perù e dista 50 minuti di navigazione dall’Isola di Amantanì, di cui è più piccola, ma molto più turistica.
A Taquile dimmi che cappello hai e ti dirò chi sei!
Per capire lo stato civile di una persona, occorre guardare che cappello indossa.
Sino a cinque anni, le bambine portano un cappello di color marrone ed i bambini bianco. Questo cappello ha una forma oblunga, che deriva dalla cantuta, il fiore sacro degli Inka e fiore nazionale del Perù.
Dall’età di cinque anni, i bambini indossano un cappello bianco e rosso, tessuto personalmente dal padre, e che denota lo status di single.
Per quanto riguarda le donne, portano capelli lunghi intrecciati e per capire se sono sposate, occorre guardare la mantella che indossano ed il colore dei pompon, cuciti su di essa: se sono rossi, è una donna sposata.
Un cappello colorato sormontato da un altro cappello nero indica le autorità.
Quando una coppia sta per sposarsi, è l’uomo stesso che tesse il proprio cappello, blu e rosso, che denota lo status di sposato.
La donna invece tesse la propria cintura per il matrimonio, in cui esprime tutti i suoi desideri, come ad esempio quanti figli vuole avere, dove vuole vivere e come.
Le donne tagliano i capelli due volte nella vita, una per fare la cinta del matrimonio ed un’altra per creare una corona di capelli, che usano intrecciati ad un cappello nero per le feste.
Questa cintura viene indossata al posto dell’anello di matrimonio, è un modo di mostrare il proprio rispetto verso il futuro marito.
Prima di sposarsi, convivono anche un anno, poiché esiste il matrimonio e non il divorzio nella loro cultura.
Le due isole di Amantani e Taquile sono molto simili tra loro per orografia e lingua, ma differenti per tradizioni locali e credenze, per celebrazioni e costumi.
Una delle celebrazioni più importanti dell’isola di Taquile è il matrimonio.
La festa di matrimonio sull’Isola di Taquile dura 7 giorni. È in giorni speciali come questo che la gente mangia la carne.
Il giorno in cui ci sono stata io, stavano celebrando un matrimonio ed avevano ucciso 20 capre per festeggiare tutta la settimana.
Le donne per il giorno del matrimonio sono solite indossare 25 strati di gonna ed ho detto 25! La stessa mattina, io ho indossato un solo strato di gonna e posso assicurare che aveva un tessuto molto pesante.
Ovviamente, questi strati di gonna impediscono alla sposa di fare tutto, di sedersi e di ballare, mentre i commensali ballano, bevono e si divertono.
Quando due uomini sposati fanno la conoscenza, non si danno mai la mano, ma si scambiano le foglie di coca, prese da una sacca, ricamata rigorosamente dalla moglie.
Già al tempo degli Inca, quando gli uomini masticavano le foglie di coca, che erano state loro offerte, se erano molto dolci, voleva dire che c’era una buona chimica, altrimenti non era una buona conoscenza. Continua questo tipo di cultura.
Hanno una scuola primaria ed una secondaria sull’isola. L’università è una scelta per pochissimi, per il costo elevato da sostenere per vivere sulla terra ferma e per l’università stessa. Andare a Puno all’università costituisce un grandissimo cambiamento sociale: significa non avere un amico, sopportare il traffico, usare internet e subire l’inquinamento.
Molti di loro preferiscono andare a Lima e lavorare come camerieri, muratori o nei negozi.
Alla scoperta dell’Isola di Taquile
Il lago Titicaca è diviso 60% al Perù e 40% alla Bolivia. Non c’è un vero e proprio confine sul lago ed i pescatori passano da uno stato all’altro liberamente.
All’interno del lago, l’isola più grande è Isla del sol, che appartiene alla Bolivia, mentre sul lato peruviano è Amantani, che anche la più alta.
La baia di Puno ha due penisole: sono lo spartiacque ideale tra due culture e lingue diverse, in una si parla Quechua , nell’altra Aymara.
L’acqua del lago Titicaca è quasi dolce, tanto che la utilizzano anche per bere e per cucinare. Sull’isola c’è una pompa per tirare l’acqua del lago e canalizzarla nell’isola. In queste due isole non c’è una stazione di polizia, né poliziotti. Ogni casa ha un suo cane, che serve per protezione, ma soprattutto in queste isole tutti conoscono tutti e vivono come in una grande famiglia. Hanno dei leader locali, i cosiddetti presidenti.
In realtà non ci sono mai dei grandi problemi in queste isole e qualora vi fossero, basterebbe andare dai leaders.
Qui vige la filosofia Inka, che consiste in 3 regole: non mentire, non rubare, non essere pigro.
Vige anche la parola Aimi, che indica l’aiuto reciproco. Ad esempio, se voglio costruire la mia casa, tutti i miei amici verranno ad aiutarmi, ovviamente farò lo stesso con loro.
La loro cultura è di derivazione Inca, ma si è mescolata con quella spagnola. Quando nel 1532 gli spagnoli giunsero quindi, imposero la lingua e la religione.
Il 70% della popolazione è di religione cattolica, mentre il restante 30% appartiene alla Chiesa dell’Avvento del Settimo Giorno.
Nonostante ciò, tutti credono in Pachamama, la Madre Terra.
Questo discorso vale anche per la lingua, parlano lalingua quechua, contaminata da moltissime parole ispaniche.
Grazie anche al turismo, queste isole continuano a sopravvivere.
Probabilmente, noi non capiremo mai la loro cultura e lo stile di vita, ma nella vita bisogna toccare per credere ed un viaggio qui è un viaggio a ritroso in un passato che non esiste più e forse, se mai venisse una catastrofe da film hollywoodiano, sarebbero gli unici a vivere e non a sopravvivere.
Marpi
CONSIGLI ED INFORMAZIONI DI VIAGGIO:
DOCUMENTI NECESSARI PER IL SOGGIORNO: Per un viaggio turistico controllare se occorra o meno fare il visto turistico prima di entrare. Dipende dalla propria nazionalità. Come europea, ho fatto la classica Visa on arrival.
COME ARRIVARE: L’aeroporto di Juliaca è l’aeroporto più vicino al Lago Titicaca. Da qui con un taxi o un bus di linea si raggiunge Puno.
MONETA UFFICIALE: Nuevo Sol Peruviano (più comunemente soles).
TEMPERATURA: Forte escursione termica tra il giorno e la notte. Estate calda ed inverno rigido.
VACCINAZIONI: non richiesti vaccini specifici. Il mio consiglio di viaggio è quello di farsi la vaccinazione contro il tetano, la febbre tifoidea e per l’epatite A e B.
Informarsi sempre presso il sito del Ministero della Sanità qualora ci fossero vaccinazioni obbligatorie.
ASSICURAZIONE DI VIAGGIO: che copra spese mediche, trasporti e necessità impellenti.
DOVE ALLOGGIARE: Puno o Amantanì.
COME MUOVERSI:Il Tour prevede spostamenti in barca per le isole. Circa 2 ore e mezza di navigazione da Puno per Taquile e viceversa.
DOVE MANGIARE: A Puno o ad Amantanì nel caso del Tour ad Amantanì con alloggio.
ABBIGLIAMENTO ED ACCESSORI
- scarpe da trekking o che almeno siano molto comode. Questo è il primo consiglio.
- Occhiali da sole
- Protezione solare 50+.
- Abbigliamento caldo e fresco:l’escursione termica è presente tutto l’anno. Vestirsi a strati. Soprattutto abbigliamento molto comodo, pratico, che tenga caldo d’inverno e che non faccia sudare d’estate. Nell’inverno australe sulle Ande le temperature notturne calano sotto lo zero, per cui occorre un abbigliamento da montagna, mentre di giorno stanno sui 30 gradi. Non dimenticare di includere guanti, cappello di lana e cappello leggero.
COSA PORTARE:
- Medicine: per il mal di montagna, come Diamox, aspirina, antidolorifico, antibiotico, per problemi intestinali come vomito, diarrea, costipazione e mal di stomaco, pomata antibiotica, per irritazioni e punture di insetti, cerotti, salviettine medicali e qualsiasi altra medicina si ritenga necessaria.
- Zaino: uno capiente da utilizzare al posto del trolley.
- Zainetto: per le escursione diurne, in cui portarsi dietro l’essenziale.
- Borraccia d’acqua.
- Antizanzare con protezione alta
- Torcia: utile di notte.
- Tovaglietta da bagno: non viene fornita dalla famiglia locale
- Portare sempre contanti con sé. Il pagamento alla famiglia si fa in loco ed in contanti.